Il laser usato per sbiancare i denti produce uno sbiancamento migliore rispetto agli altri tipi di sbiancamento?

Il laser usato come fonte di attivazione del gel sbiancante nel power bleaching non ha assolutamente nessun vantaggio rispetto alle altre forme di attivazione usate nel power bleaching in quanto produce esattamente gli stessi risultati se non addirittura risultati inferiori.

Alcuni dentisti propongono uno sbiancamento col laser soprattutto come strumento di marketing in quanto molta gente come sente la parola laser pensa di trovarsi di fronte a una innovazione tecnologica e pensa che quindi offra un risultato migliore. Questo non è assolutamente vero e mentre il laser è estremamente utile in molti settori della medicina, quali ad esempio la dermatologia, in odontoiatria se ne può fare assolutamente a meno, sia per lo sbiancamento dentale che per altre applicazioni, come il trattamento della carie. Infatti tutto quello che si può fare col laser viene egregiamente fatto con altri strumenti, anzi il laser rallenta solo il processo e aumenta solo i costi per il paziente. Per quanto riguarda esplicitamente l'uso del laser nel power bleaching i denti vanno sbiancati uno per volta in quanto il laser non ha un puntale full-arch come gli altri tipi di lampade sbiancanti, inoltre i risultati migliori si sono avuti con l'uso delle lampade al plasma.

(per chi vuole approfondire l'uso…il misuso…del laser in odontoiatria http://web.tiscalinet.it/pasquino/index.htm)

Per quanto riguarda il laser la Food and Drug Administration FDA ha approvato tre tipi di laser che si possono usare al posto delle lampade tradizionali per il bleaching: il laser a argon, quello a CO2 e il laser a diodi.

L'Argon laser attraverso la sua luce visibile blu emette fotoni a alta energia che eccitano le molecole di perossido di idrogeno senza innalzare la temperatura, mentre l'effetto termico del laser a CO2 può potenzialmente provocare irritazioni pulpari. Oggi comunque la maggior parte dei dentisti usa per il bleaching il laser a diodi (810/980) e ultimamente si sta diffondendo l'uso anche del Nd :YAG. Il laser oltre un effetto diretto sul gel ha anche un effetto indiretto sul processo sbiancante in quanto con la sua energia apre i tubuli dentinali e consente una migliore penetrazione del prodotto all'interno dei tessuti dentali.
Il protocollo di applicazione è completamente diverso rispetto alle lampade tradizionali in quanto non c'è un puntale full-arch e ogni dente viene esposto singolarmente al laser per uno o due cicli che vanno dai 10 ai 30 secondi con potenze da 3 a 5 W con movimento circolare.

Per dovere di cronaca va ricordato che sbiancamento laser fu originariamente brevettato da Yarborough, un dentista particolarmente creativo che ha presentato alcuni dei sistemi di sbiancamento citati alla comunità dentale. Yarborough è il fondatore di Brite Smile (Birmingham, AL) che ha commercializzato laser per lo sbiancamento dentale fino a quando, dopo l'acquisizione da ILT, dal 1998 la Brite Smile Co (Walnut Creek, CA) ha cambiato il suo protocollo e tuttora usa una lampada al plasma a luce fredda come fonte di attivazione nei suoi Brite Smile Centers.

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